Oramai è passata una settimana… Non avevo mai abitato al sesto piano, si notano tantissime cose… Per esempio che i tetti dei palazzi sono come infilzati da tantissime antenne… Ma proprio tante…Oppure che abitando davanti a un ospedale devi abituarti alle ambulanze che vanno e vengono, dalla mattina alla mattina dopo, 365 giorni all’anno (questo forse non dipende dal vivere al 6° piano :P). Il fatto delle ambulanze ti fa pensare a quanto sia grande sta città: se un ospedale, manco tanto grande, passa il tempo a inghiottire e rigurgitare ambulanze dal tunnel del pronto soccorso a tutte le ore, o sono venuto ad abitare in un quartiere dove si sentono tutti male oppure, molto piu probabile, vuol dire che sto in un posto enorme…

tetto
A parte questo, devo ancora abituarmi al traffico (anche quello a tutte le ore), al coinquilino arabo antipatico, al coinquilino medico che mi da del lei, al filosofo che mette su un’apocalisse socio-politica-filosofica se per un giorno mangi esclusivamente latticini o all’ingegnere che non si sente pronto per gli esami (XD)…

E in tutto questo ci sono io. Con un po di malinconia per gli amici relativamente lontani, per la mancanza del mio stanzino/laboratorio/salotto personale, imparanoiato ancora più dell’ingegnere, con la voglia di studiare di un cane analfabeta, ma che cerco di tenere duro… Eccheccazzo!

 

 

 

 

Hasta luego, tenko.